Sabato 30 settembre 2023 si è tenuta l’Assemblea Straordinaria dei soci sostenitori dell’Associazione ‘Archivio del Movimento di Quartiere di Firenze’ fondata nel 2005.
Si è aperta così una nuova fase nella storia dell’Associazione…
La relazione introduttiva del Presidente M. Biagioni
Ricordo brevemente com’è nato e si è sviluppato l’Archivio.
La sua nascita, nel 2005, è opera di 8 persone che intendono così conservare un materiale prezioso relativo ad anni, dal 1966 al 1976, in cui si è avuto sul territorio fiorentino un movimento con al centro la tematica della scuola, un movimento articolatosi in doposcuola, scuole popolari, comitati genitori e di quartiere.
Si tratta di documenti – volantini, manifesti, foto, filmati, testimonianze, pubblicazioni di vario tipo -, che passano dalle case, spesso dalle cantine,
dei promotori e delle promotrici dell’iniziativa alla sede dell’Archivio. E’ un materiale che altrimenti andrebbe disperso e che invece riveste una
notevole importanza per conservare la memoria di un periodo ricco di partecipazione e di impegno solidale e disinteressato. Dopo il 1976, con la
realizzazione dei consigli di quartiere, la partecipazione si “istituzionalizza” e, risentendo di un clima più generale, diminuisce sia per la quantità che per la qualità.
L’Archivio ha avuto difficoltà a trovare una sede stabile: dapprima ha trovato spazio nella scuola, con ripetuti traslochi da un’aula ad un’altra, poi infine è riuscita ad avere una sua collocazione nel luogo che gli sarebbe maggiormente appropriato, e cioè nella locale biblioteca comunale, però nel sotterraneo a rischio alluvione (soltanto recentemente si è giunti alla decisione di trasferirlo al primo piano, nella Sezione Locale).
Nel contempo, i suoi fondatori e le sue fondatrici hanno dato vita ad un’associazione con il compito di gestirlo, promuovendo anche varie iniziative
e pubblicazioni (siamo andati dalla prima mostra intitolata “Le radici della partecipazione”, a cui si collegavano un libro ed un filmato, – il tutto realizzato con il contributo del Comune di Firenze, con cui si era stretto un patto di collaborazione.
Della difficile opera di archiviazione del materiale si è occupata la bibliotecaria Raffaella Marconi, che è riuscita a rendere consultabili i documenti posseduti – in alcuni casi sono serviti per l’elaborazione di tesi di laurea -.
Particolarmente importante è la presenza nell’Archivio di un Fondo “Luciano Gori”, che raccoglie foto, filmati, pubblicazioni di Luciano, nonché i disegni dei suoi allievi (disegni che recentemente abbiamo ritenuto opportuno donare alla Scuola della Montagnola, dove il maestro Gori aveva insegnato, ritenuto luogo più idoneo a conservarli).
Con il passare del tempo ci siamo accorti che il materiale dell’Archivio era in effetti sotto-utilizzato e che occorreva renderlo maggiormente fruibile.
Per questo abbiamo pensato alla creazione di un sito, dove fosse possibile ritrovare facilmente tutto quello che l’Archivio possiede. Quello che presentiamo oggi.
Ma per realizzare un buon sito e per assicurarne la gestione è necessario avere più possibilità finanziarie. E di conseguenza ampliare il numero dei soci, cercando di trovare nuove leve, anche più giovani rispetto alle persone che hanno costituito il primo nucleo dell’Associazione, per garantire una certa continuità ad un’impresa che sarebbe bene non si esaurisse con il venir meno di chi l’ha fondata. Una continuità da garantire, in nome,
appunto, dell’importanza del mantenimento della memoria (che passa attraverso la conservazione dei documenti e delle testimonianze, trovando il modo di aggiornare gli strumenti per farle conoscere e di “inventare” le iniziative che le mettano in contatto con una platea sempre più ampia di fruitori/fruitrici).
E’sulla base della sua funzione pubblica e del suo interesse a durare nel tempo che abbiamo avviato le pratiche per la donazione al Comune (con la clausola che la gestione rimanga affidata all’Associazione finché essa sarà in vita) e che stiamo chiedendo il riconoscimento ufficiale della
Soprintendenza Archivistica.
Ampliamento dei soci e delle socie significa, oltre a maggiori possibilità finanziarie (indispensabili, lo ripeto, per una gestione efficace del sito), maggiori possibilità di iniziative, maggiori possibilità di mettersi in contatto con il territorio circostante, maggiori possibilità di rapportarsi ad altre iniziative simili alla nostra. Facciamo conto sull’apporto e sulla creatività dei nuovi soci e delle nuove socie.
Gli interventi successivi illustreranno il funzionamento del sito, il rapporto che si è creato con lo SPI/CGIL Pensionati, i rapporti con le istituzioni
Quartiere e Comune.
Mi auguro che questa sia davvero l’apertura di una nuova fase, più partecipata, della vita dell’Archivio, una fase che troverà un primo sbocco nell’iniziativa “Archivio aperto”, che abbiamo in programma di mettere in piedi con il contributo dei/delle nuovi/e associati/e.
Con l’intento di svolgere un ruolo utile nell’ambito dei servizi bibliotecari ed archivistici.